progetto rimessa trattori e casa custode

Il progetto è definito nell’ambito delle attività di rilancio delle attività agricole e agrituristiche di una
grande tenuta nel comune di Civitella d’Agliano, assieme alla ristrutturazione e riconversione degli
edifici storici esistenti.


Il nuovo complesso è localizzato nella porzione meridionale del pianoro che costituisce l’estensione
principale della tenuta, nei pressi della strada interpoderale comunale in direzione est-ovest e
compreso tra un’area a frutteto e a bosco. Il progetto è impostato secondo uno schema a corte
aperta verso ovest formata da tre blocchi. Il primo corpo, a nord, parallelo alla strada, contiene
la rimessa dei mezzi agricoli e il laboratorio dei prodotti, oltre a spazi di servizio come l’officina;
il secondo, a est, ortogonale al primo, ospita i locali di servizio e i magazzini al piano terra e la
residenza del custode al primo piano. Il terzo corpo è costituito da una pensilina a copertura di spazi
di raccolta e stoccaggio temporanei.


Il progetto reinterpreta nell’impianto e nei materiali le caratteristiche principali delle strutture
analoghe della zona. Mentre la residenza e i magazzini sono in blocchi di muratura portante, in
analogia con gli altri edifici della tenuta, la rimessa e il laboratorio e la pensilina sono formati da
strutture metalliche e copertura in legno e lamiera e racchiusi da murature perimetrali, come altri
edifici circostanti. Alcuni elementi architettonici ricorrenti del contesto, come le scale esterne, sono
assunti e reinterpretati nel progetto.


I tre corpi autonomi sono riconnessi da un sistema di pensiline e di percorrenze al primo piano,
necessarie per i collegamenti trasversali e per il controllo visuale della tenuta da posizione
sopraelevata. La loro configurazione è posta in relazione reciproca dal disegno dei prospetti
e dal ritmo delle bucature, a formare corpi pieni e dall’immagine piuttosto difensiva verso
l’esterno e fortemente aperti verso la corte, e da alcuni elementi ricorrenti come i frangisole e i
camminamenti.

I materiali impiegati per il trattamento delle facciate riutilizzano i materiali ricorrenti nel contesto,
come l’intonaco e il rivestimento in tufo a giunti stretti

ristrutturazione casa MM

L’edificio da ristrutturare, costruito negli anni venti del Novecento nella prima periferia nord-est di
Roma, è composto da un primo nucleo in muratura di mattoni non intonacata con seminterrato
e due livelli fuori terra coperto da tetto a padiglione, cui si addossa una serie di corpi di fabbrica
successivi realizzati negli anni settanta e ottanta in maniera episodica, non integrati con l’edificio
preesistente.

Il progetto si basa sulla richiesta di realizzare appartamenti utilizzabili anche in maniera autonoma
ai diversi livelli, integrando in un insieme organico le aggiunte successive, sia dal punto di vista
strutturale che architettonico e figurativo.

Oltre alla riorganizzazione distributiva e alle necessarie opere di risanamento, consolidamento e
miglioramento sismico, le principali operazioni si concentrano Il volume della scala, sul fronte verso
il giardino: la scala assume il ruolo di perno della riconfigurazione dei volumi esistenti, coperti a terrazza
e aperti verso l’area verde di pertinenza e definiti da elementi vetrati e pensiline aggettanti.
Attraverso la ridefinizione dei volumi e l’alternanza di materiali si ricerca da un lato la riconoscibilità
delle aggiunte e dall’altro una migliore integrazione con l’edificio originario, trattato come un volume
da recuperare con interventi minimi di impronta conservativa.

Assieme agli interventi sull’edificio, le aree esterne sono risistemate con il ridisegno dei percorsi in
maniera tale da consentire ambiti distinti e modalità d’uso differenziate per i diversi livelli.

ristrutturazione e miglioramento sismico casa MG

Studi e progetto preliminare per la ristrutturazione e il miglioramento sismico di un edificio storico nel centro storico di Buscemi.


L’edificio, intercluso in un isolato composto in prevalenza da edifici in abbandono, si imposta in parte su roccia (a monte) e in parte su ambienti voltati in pietra (a valle, verso sud); è composto da diverse cellule aggregate in momenti successivi e trasformate in epoca non recente sia nella distribuzione che nelle finiture

ristrutturazione e miglioramento sismico casa FF

L’edificio è situato sulla piazza principale del centro storico di Buscemi, in posizione di testata ovest
dell’isolato che segna il margine meridionale della piazza, in forte pendenza. Su una
base precedente, la configurazione attuale è riconducibile ad una risistemazione
ottocentesca, seguita da diverse trasformazioni nel Novecento.

L’edificio è in muratura calcarea intonacata con cantonali e cornici in pietra da taglio e presenta una facciata principale ad ovest lungo il pendio, a timpano con tre file di bucature principali, un fronte sulla piazza ad un unico livello a nord e un
fronte sud a tre livelli con terrazza superiore, contraddistinto da un grande contrafforte. Gli ambienti
al piano terra, coperti da volte in pietra regolare, sono occupati da attività artigianali, magazzini e
garages.


L’edificio presenta uno stato di conservazione mediocre degli intonaci e degli elementi decorativi
lapidei e mostra diversi segni di dissesto. Gli studi definiscono le basi conoscitive per il progetto
di ristrutturazione e miglioramento sismico: rilievo architettonico e strutturale, ricostruzione delle
fasi di trasformazione storica, definizione delle caratteristiche costruttive e di vulnerabilità con
individuazione dei meccanismi di collasso potenziale, individuazione degli interventi necessari.

Il progetto architettonico si struttura secondo la necessità di conseguire due obiettivi strettamente
collegati: il miglioramento delle caratteristiche strutturali e del comportamento globale dell’edificio
sotto sisma, e il mantenimento e il recupero del valore architettonico dell’edificio nei suoi aspetti
materiali e figurativi, tenendo conto delle modifiche subite.

Oltre al rifacimento unitario delle facciate, si prevede la riorganizzazione dei collegamenti tra livelli,
attualmente frutto di trasformazioni episodiche, la conferma dell’uso residenziale dei livelli superiori
e la riorganizzazione dei livelli inferiori, secondo un insieme organico di interventi utili a rendere
leggibili le qualità materiali storiche e le tracce residue delle trasformazioni più significative