progetto rimessa trattori e casa custode (2011) civitella d'agliano (viterbo)
tipo di incarico
incarico di progettazione
categoria
piani e progetticommittente
privatogruppo di lavoro
francesco fazzio
(progetto architettonico)
antonio avorio
andrea maggini
(progetto strutturale)status
in progresstema
architettura rurale
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veduta dell’area di intervento – planimetria e prospetti di progetto | 1/4
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primi schizzi di studio e veduta del porticato | 2/4
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l’interno della corte visto da ovest, con la rimessa trattori a sinistra e la casa custode in fondo | 3/4
Il progetto è definito nell’ambito delle attività di rilancio delle attività agricole e agrituristiche di una
grande tenuta nel comune di Civitella d’Agliano, assieme alla ristrutturazione e riconversione degli
edifici storici esistenti.
Il nuovo complesso è localizzato nella porzione meridionale del pianoro che costituisce l’estensione
principale della tenuta, nei pressi della strada interpoderale comunale in direzione est-ovest e
compreso tra un’area a frutteto e a bosco. Il progetto è impostato secondo uno schema a corte
aperta verso ovest formata da tre blocchi. Il primo corpo, a nord, parallelo alla strada, contiene
la rimessa dei mezzi agricoli e il laboratorio dei prodotti, oltre a spazi di servizio come l’officina;
il secondo, a est, ortogonale al primo, ospita i locali di servizio e i magazzini al piano terra e la
residenza del custode al primo piano. Il terzo corpo è costituito da una pensilina a copertura di spazi
di raccolta e stoccaggio temporanei.
Il progetto reinterpreta nell’impianto e nei materiali le caratteristiche principali delle strutture
analoghe della zona. Mentre la residenza e i magazzini sono in blocchi di muratura portante, in
analogia con gli altri edifici della tenuta, la rimessa e il laboratorio e la pensilina sono formati da
strutture metalliche e copertura in legno e lamiera e racchiusi da murature perimetrali, come altri
edifici circostanti. Alcuni elementi architettonici ricorrenti del contesto, come le scale esterne, sono
assunti e reinterpretati nel progetto.
I tre corpi autonomi sono riconnessi da un sistema di pensiline e di percorrenze al primo piano,
necessarie per i collegamenti trasversali e per il controllo visuale della tenuta da posizione
sopraelevata. La loro configurazione è posta in relazione reciproca dal disegno dei prospetti
e dal ritmo delle bucature, a formare corpi pieni e dall’immagine piuttosto difensiva verso
l’esterno e fortemente aperti verso la corte, e da alcuni elementi ricorrenti come i frangisole e i
camminamenti.
I materiali impiegati per il trattamento delle facciate riutilizzano i materiali ricorrenti nel contesto,
come l’intonaco e il rivestimento in tufo a giunti stretti