progetto urbano per la risistemazione del waterfront

Alla scala urbana l’area di Nerbyen può essere vista come il settore centrale del waterfront di Bodo,
dove si concentrano gli isolati a maggiore densità secondo ritmi regolari, e come il contesto di
maggiore relazione tra la città e il porto secondo due assi principali.

Il progetto prevede tre funzioni urbane primarie: la nuova biblioteca, la nuova Casa della cultura
cittadina, il centro musicale, assieme a diverse attività culturali e commerciali minori.
Le nuove funzioni sono collocate ai margini dell’area di intervento, per garantire una maggiore
distribuzione delle occasioni di riqualificazione degli spazi aperti e una maggiore vivacità nei flussi
di fruizione.

Dato che il molo esistente, pur in posizione centrale, si situa ai confini dell’area e si configura
paradossalmente come un ambito a bassa frequentazione, nella proposta di progetto se ne rafforza
il ruolo di nodo urbano, per evitare ulteriori fenomeni di marginalizzazione. Gli aspetti critici della
sua utilizzazione limitata sono contrastati dalla disposizione della Casa della cultura.

In questo sistema tripolare, realizzato con differenti materiali urbani, il rinnovo del Moloveien
rappresenta una opzione strategica per riconnettere le diverse centralità esistenti e di progetto con
un sistema di spazi urbani in stretta relazione.

Le sistemazioni dei tre poli sono definite in relazione alle direzioni, alle tipologie e ai riferimenti
visuali del contesto, reinterpretandone le risorse con differenti configurazioni

nuovo quartiere residenziale

L’area di progetto gioca un ruolo fondamentale come connessione tra la città esistente e il
paesaggio naturale dell’area di Kivelänranta nella città di Jyvaskyla. Il bando di concorso richiede
la realizzazione di un quartiere residenziale nell’area prossima al bosco tra i due laghi ai margini
dell’insediamento attuale.

Nel progetto il nuovo quartiere è pensato come un parco residenziale con differenti funzioni e
connotazioni. La struttura principale del progetto è data dalle connessioni: tra differenti parti urbane, tra città e
natura, tra i due laghi.

Lo sviluppo residenziale si articola secondo parti con caratteristiche diverse, per consentire un
maggior numero di opportunità e per rispondere in maniera adeguata alle diverse sollecitazioni
del contesto. Un’area a media densità vicino ai tessuti esistenti riprende le direzioni principali
degli isolati circostanti; il parco residenziale centrale – ossia le residenze nel parco, rispondendo
alle richieste del bando – si apre in maniera tale da rispettare i percorsi esistenti e moltiplicare il
contatto visivo con il lago; l’area commerciale e per i servizi si dispone in posizione di massima
continuità con la città attuale e facilmente raggiungibile dalle diverse parti del progetto.
Una connessione tra i due laghi ricollega con un sistema continuo di percorsi pedonali, spazi
urbani e piccole strutture le differenti parti di cui si compone il progetto. Si tratta di una struttura
flessibile, la cui superficie può accogliere campi da gioco, giardini tematici, attrezzature per eventi
temporanei, e che definisce un cuneo visuale verso cui tendono le diverse direzioni degli impianti
urbani proposti.

Le residenze sono progettate secondo tre tipi differenti di edifici: case in linea attorno a corti aperte,
come ambito dall’impianto più strutturato e a maggiore connotazione urbana, in prossimità dei
tessuti esistenti; case a schiera o aggregazioni di case unifamiliari, articolate in gruppi differenti con
ritmi aperti per accogliere tra le aree verdi private l’estensione del bosco; case unifamiliari isolate
nel bosco in numero modesto.

Sia il disegno a scala urbana che le tipologie residenziali sono pensate per offrire diverse opzioni e
differenti modalità d’uso dello spazio, accogliendo anche la possibilità di ulteriori interventi futuri
all’interno della stessa maglia.