struttura urbana minima e valutazioni di vulnerabilità urbana a città di castello (2007) città di castello (perugia)
tipo di incarico
incarico di ricerca
categoria
studi e ricerchecommittente
regione umbriagruppo di lavoro
alessia ascarelli
francesco fazzio
francesca fiorito
margherita giuffrè
francesco nigro
massimo olivieri
roberto parotto
barbara pizzo
maurizio parotto
(studi geologici)status
completatotema
valutazione rischio sismico dei centri storici
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lo schema del metodo di ricerca – le mura attorno al centro storico | 1/4
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sintesi delle valutazioni di rischio per il centro urbano | 2/4
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la lettura dei tessuti e il sistema di edifici e percorsi strategici | 3/4
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la struttura urbana minima – azioni e criteri di intervento | 4/4
La ricerca ha assunto come obiettivo principale l’individuazione della Struttura urbana minima e la
valutazione della vulnerabilità urbana di Città di Castello, riferimenti essenziali per l’integrazione
delle finalità di prevenzione sismica all’interno della pianificazione.
La Struttura urbana minima è
stata individuata come sistema di percorsi, funzioni, spazi strategici per la risposta urbana al sisma
in fase di emergenza, oltre che per il mantenimento e la ripresa delle attività urbane ordinarie in
fase successiva all’evento sismico; la vulnerabilità urbana è stata definita come suscettività alla
perdita di organizzazione sotto sisma del sistema urbano, a seconda della struttura dei diversi
sistemi urbani e delle parti di città e del loro danneggiamento fisico e funzionale prevedibile.
Il processo sperimentato all’interno della ricerca si basa sul riconoscimento sistemi e contesti –
parti di città e tessuti – con caratteristiche confrontabili, ipotizzando che ad omogeneità di elementi
distintivi corrispondesse una analogia di comportamento sotto sisma e diversi livelli di criticità.
La ricerca si è sviluppata prendendo in esame sia il centro urbano che il contesto territoriale.
Per
il centro urbano le fasi sono state articolate in: raccolta dati; analisi delle componenti del sistema
urbano e impostazione del processo di valutazione; individuazione e valutazione della Struttura
urbana minima (sistemi componenti e relazioni reciproche); valutazioni speditive di vulnerabilità
urbana, secondo tabelle strutturate a partire dalla definizione un indice di criticità dei tessuti,
ottenuto attraverso l’esame di diversi fattori di rischio (vulnerabilità sismica, l’esposizione, la
pericolosità locale, la criticità rispetto al sistema dei percorsi e degli spazi aperti), e impostando
letture sistemiche per la valutazione delle criticità della Struttura urbana minima; definizione di
criteri e programmi di intervento per l’incremento di funzionalità della Struttura urbana minima e la
riduzione della vulnerabilità urbana.
Per il contesto territoriale, studiato in parallelo al contesto urbano, sono stati individuati i sistemi
componenti, la struttura territoriale minima, le criticità potenziali, alcuni criteri e indirizzi per il
coordinamento dei programmi territoriali di intervento.
I risultati della ricerca si dispongono in linea con le precedenti sperimentazioni condotte a
Nocera Umbra e a Montone, con evoluzioni nel metodo di lettura del centro e nelle valutazioni di
vulnerabilità. Nel loro insieme si pongono come un contributo utile per la determinazione di criteri,
indirizzi e programmi di intervento per la riduzione della vulnerabilità urbana attraverso gli strumenti
e le conoscenze proprie di un processo di pianificazione urbanistica.