analisi del comportamento del sistema urbano sotto il sisma del 1997 (2002) nocera umbra (perugia)
tipo di incarico
incarico di ricerca
categoria
studi e ricerchecommittente
regione umbriagruppo di lavoro
margherita giuffrè
francesco fazzio
roberto parotto
barbara pizzo
(centro urbano)
massimo olivieri
francesco nigro
daniela santarelli
tiziana altieri (territorio)
maurizio parotto (geologia)status
completatotema
valutazione rischio sismico dei centri storici
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il centro urbano dopo il sisma – in basso le aree di accoglienza provvisoria | 1/6
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analisi del centro urbano nella fase precedente il sisma | 2/6
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le valutazioni di rischio per il centro urbano e il centro storico | 3/6
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scheda di analisi di un isolato – parametri per la valutazioni di vulnerabilità degli isolati | 4/6
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le modificazioni della struttura urbana minima dalla fase pre-sisma al post-sisma | 5/6
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il centro storico inagibile – il “nuovo centro città” fuori del centro storico | 6/6
Lo studio su Nocera Umbra è stato è finalizzato alla valutazione delle trasformazioni indotte dal
sisma del 1997 sulla struttura urbana e alla definizione di metodi di prevenzione sismica per mezzo
di categorie conoscitive e operative dell’urbanistica.
La ricerca si è sviluppata secondo tre filoni principali: Studi per il centro urbano, dove la struttura
urbana minima e la vulnerabilità urbana, in stretta relazione tra loro, costituiscono le categorie
principali di riferimento necessarie per individuare sistemi e ambiti urbani contraddistinti da
maggiore criticità relativa; studi storici, che hanno consentito di definire i processi di strutturazione
del territorio e del centro urbano, individuando le diverse trasformazioni subite dagli aggregati
edilizi come parametro ulteriore per la definizione della loro vulnerabilità sismica; studi territoriali
necessari per indagare le relazioni tra centro capoluogo, nuclei insediati e contesto territoriale.
Con questo obiettivo è stata definita la “Struttura territoriale minima”, armatura fisico-funzionale e
di risorse a scala vasta da mantenere per la ripresa post-sisma, individuando criticità e “ambiti di
attenzione” dove concentrare le politiche di prevenzione.
La valutazione di vulnerabilità urbana è impostata per ottenere una valutazione speditiva sulla base
di dati di facile accesso ed è stata verificata tramite l’analisi della corrispondenza tra valutazioni
teoriche parametriche ottenute in via preliminare e la situazione riscontrata nella fase post-sisma.
La ricerca si basa su di una stretta interazione tra valutazioni di vulnerabilità urbana e individuazione
della struttura urbana minima.
Mentre le valutazioni di vulnerabilità conducono ad orientare politiche e pratiche diffuse di intervento (in prevalenza interventi privati da promuovere tramite regole e incentivi), l’individuazione della struttura urbana minima consente di definire interventi
prioritari e integrati basati su una cooperazione pubblico-privato. Il metodo sperimentato permette di
individuare diversi livelli relativi di vulnerabilità urbana, utili per orientare i processi di pianificazione
in una fase preliminare e ad una scala intermedia (tessuti o parti di città) definendo azioni e criteri
generali di intervento.
La ricerca è pubblicata su Urbanistica Quaderni n. 44, 2004