progetto architettonico di riparazione postsismica del teatro comunale di guastalla

Il Teatro comunale Ruggeri di Guastalla, di origine seicentesca e più volte trasformato nel XIX e XX secolo, rappresenta un luogo di grande valore storico e simbolico per la comunità locale. Il sisma del 20 e 29 maggio 2012 produce diverse evidenze di danno: in particolare l’innesco del ribaltamento della facciata e alcune lesioni sull’intradosso del soffitto decorato della platea (plafone in canne e gesso)

La consultazione degli archivi storici locali (in particolare la Biblioteca Maldotti di Guastalla e l’Archivio di Stato di Reggio Emilia) permette di chiarire diversi aspetti significativi per la comprensione delle vicissitudini costruttive del Teatro. Il progetto, sulla base dello studio storico e del rilievo di dettaglio, individua le trasformazioni principali dell’edificio, le sue caratteristiche costruttive, i danneggiamenti subiti, gli obiettivi, i criteri e le prescrizioni progettuali.

Il progetto architettonico, in stretta relazione al progetto strutturale, nei limiti delle conoscenze e delle risorse disponibili definisce gli interventi di riparazione e miglioramento locale, nello spirito delle Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale. Oltre alla riparazione dei danni sono definiti criteri e interventi per la riduzione delle vulnerabilità manifestate senza variare il comportamento sismico globale dell’edificio, impiegando tecniche e presidi compatibili con i valori storici e la consistenza materiale della fabbrica e assicurando le premesse per il recupero della fruibilità collettiva

Alcuni interventi sono definiti in dettaglio (come incatenamenti metallici e fasciature in fibre di acciaio per l’ancoraggio della facciata e connessioni metalliche dell’orditura lignea delle coperture); le operazioni sul plafone, al contrario, sono da intendere come semplici indicazioni di massima, stante l’impossibilità di valutare con l’approfondimento necessario la struttura e il suo stato di conservazione (operazione possibile solo in fase di cantiere). Definiti i criteri generali, per gli interventi effettivi si rimanda alla fase esecutiva e alla Direzione lavori di concerto con gli Enti di tutela