criteri per l’individuazione di aree da sottoporre a specifici progetti di paesaggio – regione lazio

L’obiettivo della ricerca è deinire una metodologia per l’individuazione di aree da
sottoporre a particolare attenzione paesaggistica e a specifici progetti.


L’attività è stata organizzata in due fasi: in una prima fase del lavoro si è ragionato intorno alla
questione metodologica, cercando di metterne a fuoco significato e implicazioni. La successiva
può essere considerata come la fase di sperimentazione della metodologia, oltre che la risposta
alla seconda domanda di ricerca. Sono stati confrontati i punti di vista dei diversi componenti del
gruppo: architetti che si occupano di pianificazione territoriale e urbana, naturalista e geologo.


Il punto di partenza sono le recenti definizioni di paesaggio, tra cui quelle derivate dalla Convenzione
Europea, l’avvicinamento del concetto di paesaggio a quello di territorio, la crescente considerazione
del «valore d’uso» del paesaggio per i suoi abitanti che porta al seppur parziale superamento di
concezioni solo conservative. In questa prospettiva, risulta sempre più urgente pensare la stessa
tutela paesistica in termini non più solo vincolistici ma, al contrario, propositivi. Così, le «aree da
sottoporre a particolare attenzione paesaggistica» non sono solo quelle dove il valore del paesaggio
è riconosciuto e condiviso, ma forse maggiormente le aree in cui il paesaggio ha subito forti
pressioni e risulta diverso da quello delle immagini consolidate. Si tratta di aree in cui i caratteri di
permanenza sono più «deboli» e continuamente sottoposti a «tensione», spinte alla trasformazione.
Tanto rispetto alla individuazione dei temi, delle questioni e delle criticità, quanto nella definizione
dei criteri di intervento e nella ricerca di possibili soluzioni, il paesaggio è stato visto come unità
dinamica di natura e cultura, e di tenere strettamente legati gli interventi agli assunti teorici.

La metodologia è stata applicata ad un’area di studio concordata con l’amministrazione regionale:
il settore sud-ovest del Comune di Roma e il Comune di Fiumicino.

L’attenzione paesaggistica per le trasformazioni potrebbe essere
anche interpretata come una più attenta valutazione degli esiti, valutati alle diverse scale, delle
azioni e degli interventi. Se «tutto il territorio è paesaggio», ciò non significa che tutto il paesaggio
può essere oggetto delle più indiscriminate trasformazioni, ma che, al contrario, tutto il territorio
debba essere oggetto di quella attenzione che con il ricorso alla categoria paesaggio (con il suo
portato di significati e di valori) si vorrebbe garantire.

Chiarire, di volta in volta, a quale concetto di paesaggio si fa riferimento si rivela un’operazione
indispensabile per valutare utilità ed efficacia dei diversi criteri d’intervento possibili.