urbanistica quaderni n. 6 – piani regolatori italiani del novecento. immagini e didascalie storico critiche

Nel 1995, in occasione di una fase rilevante del dibattito sulla riforma della pianificazione comunale in Italia,
stagione che porterà alla revisione di molte leggi urbanistiche
regionali e alla distinzione tra piani strutturali e piani operativi, l’Istituto nazionale di urbanistica (INU) promuove la pubblicazione di un volume che illustra la storia della legislazione urbanistica e le discussioni in
corso (Urbanistica Quaderni n. 6).

Il volume si struttura riportando
documenti e interventi attraverso cui si delineano i principi e le regole per la proposta di nuova
legilazione urbanistica, dalle discussioni degli anni Trenta agli interventi più recenti.
All’interno del volume si richiede di inserire alcune illustrazioni dedicate ai principali piani regolatori italiani
dagli anni trenta agli anni novanta, corredate da testi sintetici.


Per rispondere a questa richiesta, la ricerca si è svolta attraverso la selezione delle principali esperienze di pianificazione urbana, il
reperimento dei materiali iconografici nell’archivio dell’Inu e della rivista “Urbanistica”, la redazione
di didascalie storico-critiche.

In particolare i testi riguardano ventiquattro piani: Roma 1931 (pag. 12); Milano 1934 (pag. 13);
Sabaudia 1934 (pag. 15); Bergamo Alta 1934 (pag. 16); Napoli 1939 (pag. 18-19); Ivrea 1952 (pag.
26); Milano 1953 (pag. 28); Verona 1954 (pag. 33); Padova 1954 (pag. 37); Matera 1955 (pag. 39);
Siena 1956 (pag. 50); Siracusa 1956 (pag. 80); Perugia 1956 (pag. 93); Napoli 1958 (pag. 96-97);
Assisi 1958 (pag. 99); Firenze 1962 (pag. 118-119); Roma 1962 (pag. 120); Urbino 1964 (pag.
123); Bergamo 1969 (pag. 124-pag. 125); Pavia 1976 (pag. 131); Siena 1990 (pag. 148); Ravenna
1993 (pag. 150); Bergamo 1994 (pag. 153); Torino 1994 (pag. 154)

Attraverso la sequenza delle illustrazioni e delle didascalie si ripercorrono le diverse stagioni
dell’urbanistica italiana, almeno per quanto è possibile leggerne attraverso l’evoluzione della
strumentazione per i piani comunali, i temi prevalenti, i linguaggi tecnici più diffusi nei diversi
periodi

i principali piani regolatori italiani del novecento. una rassegna

Nel 1995, in occasione di una fase rilevante del dibattito sulla riforma della pianificazione comunale in Italia,
stagione che porterà alla revisione di molte leggi urbanistiche
regionali e alla distinzione tra piani strutturali e piani operativi, l’Istituto nazionale di urbanistica (INU) promuove la pubblicazione di un volume che illustra la storia della legislazione urbanistica e le discussioni in
corso (Urbanistica Quaderni n. 6).

Il volume si struttura riportando
documenti e interventi attraverso cui si delineano i principi e le regole per la proposta di nuova
legilazione urbanistica, dalle discussioni degli anni Trenta agli interventi più recenti.
All’interno del volume si richiede di inserire alcune illustrazioni dedicate ai principali piani regolatori italiani
dagli anni trenta agli anni novanta, corredate da testi sintetici.


Per rispondere a questa richiesta, la ricerca si è svolta attraverso la selezione delle principali esperienze di pianificazione urbana, il
reperimento dei materiali iconografici nell’archivio dell’Inu e della rivista “Urbanistica”, la redazione
di didascalie storico-critiche.

In particolare i testi riguardano ventiquattro piani: Roma 1931 (pag. 12); Milano 1934 (pag. 13);
Sabaudia 1934 (pag. 15); Bergamo Alta 1934 (pag. 16); Napoli 1939 (pag. 18-19); Ivrea 1952 (pag.
26); Milano 1953 (pag. 28); Verona 1954 (pag. 33); Padova 1954 (pag. 37); Matera 1955 (pag. 39);
Siena 1956 (pag. 50); Siracusa 1956 (pag. 80); Perugia 1956 (pag. 93); Napoli 1958 (pag. 96-97);
Assisi 1958 (pag. 99); Firenze 1962 (pag. 118-119); Roma 1962 (pag. 120); Urbino 1964 (pag.
123); Bergamo 1969 (pag. 124-pag. 125); Pavia 1976 (pag. 131); Siena 1990 (pag. 148); Ravenna
1993 (pag. 150); Bergamo 1994 (pag. 153); Torino 1994 (pag. 154)

Attraverso la sequenza delle illustrazioni e delle didascalie si ripercorrono le diverse stagioni
dell’urbanistica italiana, almeno per quanto è possibile leggerne attraverso l’evoluzione della
strumentazione per i piani comunali, i temi prevalenti, i linguaggi tecnici più diffusi nei diversi
periodi