casa FS – recupero di una piccola residenza storica a buscemi

La casa occupa il piano terra e rialzato di una residenza storica situata nel centro antico di Buscemi. Nella parte oggetto dell’intervento l’edificio risale agli ultimi anni dell’ottocento con modifiche primonovecentesche ma su probabile base precedente. Durante il cantiere sono emerse diverse tracce di fasi di trasformazione di varia natura, non tutte riconducibili con certezza ad un periodo definito ma da cui sono stati tratti indizi per la cronologia relativa delle diverse parti componenti.

Dall’osservazione degli edifici adiacenti si è potuto constatare come alcuni elementi (i sistemi voltati su piedritti) facessero parte di un organismo unitario su più campate, poi suddiviso da successivi rimaneggiamenti, di cui l’edificio occupa solo una porzione. Allo stesso modo alcuni volumi, in particolare quelli su strada, sembrano riconducibili ad addizioni successive, forse dovute ad intasamenti di aree ad orto e al ridisegno degli assi viari prospicienti. Il cambiamento di livello delle strade di accesso è visibile anche dalla presenza di aperture tamponate.

Il progetto sceglie di rendere evidenti le tracce delle trasformazioni principali tentando comunque di non frammentare gli spazi né l’immagine risultante. Nei limiti di un intervento locale diverse azioni sono intraprese per migliorare le caratteristiche strutturali (non ottimali sia per qualità della struttura originaria sia per le trasformazioni novecentesche): demolizione tetto in c.a. e rifacimento tetto in legno, cordolo in acciaio, incatenamenti metallici per l’arcone centrale e per i fronti su strada, interventi di cuci-scuci nelle parti ammalorate di muratura. Sono realizzati i servizi e resi funzionali gli impianti.

Le finiture ripropongono le principali caratteristiche materiche e cromatiche delle case storiche di Buscemi (intonaco chiaro o pietra calcarea).

Il pavimento, stante la demolizione di quello originario verso la metà del novecento, è ridefinito con tavole di legno da cantiere, favorendone il riuso

recupero e miglioramento sismico palazzo requisenz

Il progetto riguarda una porzione di un edificio sette-ottocentesco organizzato a corte,
un tempo unitario, in posizione centrale nel tessuto urbano storico di Buscemi ricostruito
in seguito al terremoto del 1693.

Gli interventi si sono concentrati sull’ala occidentale, in cui si riconoscono
due corpi distinti: l’edificio originario, relativamente integro, e una porzione sopraelevata e trasformata
a partire dagli anni sessanta del Novecento, disomogenea rispetto al resto e configurata
come superfetazione non integrata.

Il progetto è strutturato su due obiettivi strettamente collegati: il miglioramento del comportamento
sotto sisma e il recupero degli aspetti materiali e figurativi, tenendo conto delle trasformazioni subite. L’intervento utilizza tecniche, materiali e lavorazioni compatibili con il mantenimento delle caratteristiche architettoniche e costruttive originarie.

Oltre alle operazioni strettamente strutturali (rifacimento e parziale sostituzione del tetto, connessioni
con catene metalliche, realizzazione del cordolo sommitale in muratura, ridefinizione delle strutture
portanti dei volumi sopraelevati recenti) sono definiti diversi interventi di riconfigurazione
dei volumi, dei prospetti e delle finiture

linee guida per la revisione del piano regolatore generale

Le Linee guida rappresentano l’avvio delle attività di revisione del Piano e permettono di definirne la struttura in via preliminare. Sono state definite tenendo conto dei confronti pubblici svolti durante il 2009 in diverse occasioni. Il tema affrontato non si riduce a ripensare la normativa urbanistica; ma è quello di mettere a fuoco delle idee innovative sul futuro di Buscemi, impostando un confronto aperto, esteso a tutti i cittadini, alle categorie produttive, ai soggetti interessati.

Le Linee guida rappresentano l’occasione per impostare questa discussione, definendo le condizioni urbanistiche per favorire lo sviluppo di Buscemi a partire dalle risorse territoriali esistenti. Per questo è essenziale far crescere negli abitanti la consapevolezza delle molte qualità del territorio, come base per mettere a fuoco le diverse opportunità di riqualificazione.

Per impostare le Linee guida si sono effettuate ricerche che hanno preso in esame diversi aspetti del territorio e della città di Buscemi; il rapporto tra scale diverse è stato considerato come un principio costante.

Alla scala territoriale sono state svolte indagini sul sistema fisico-morfologico, ambientale, i beni culturali diffusi, gli usi attuali del suolo; i paesaggi e le loro trasformazioni recenti; la struttura socio-economica e demografica; la pianificazione e i programmi in corso.

Sul centro urbano sono state svolte diverse letture, sia d’insieme che di dettaglio: struttura urbana, fasi di formazione, caratteristiche morfologiche e funzionali; isolati e tipologie edilizie prevalenti; spazi aperti, percorsi e accessi, luoghi di relazione; emergenze storiche e valori architettonici e urbani; trasformazioni del costruito, degrado dell’architettura storica, dinamiche di trasformazione recenti.

Come lettura di dettaglio del costruito è stata impostata una schedatura degli edifici dell’intero centro storico per individuare ogni elemento di valore storico-architettonico ancora presente, ogni intervento successivo, di varia natura, e ogni fattore di degrado dovuto all’abbandono o a trasformazioni successive. Assieme alle letture sugli spazi aperti, queste analisi rappresentano la base fondamentale per definire le diverse categorie di trasformazione ammissibili e le priorità di intervento, da precisare nel nuovo Piano.


L’insieme degli interventi di riqualificazione mostra la grande quantità di operazioni possibili, che nel loro insieme possono rendere il centro storico un laboratorio di recupero urbano, favorendo il riuso abitativo

progetti urbani all’interno delle linee guida per la revisione del piano regolatore generale

All’interno delle Linee guida per la revisione del piano di Buscemi alcuni contesti del
centro urbano e delle sue immediate vicinanze sono stati studiati con maggiore approfondimento.


La compresenza di elementi di grande valore storico e urbano e situazioni di degrado richiede
di impostare progetti urbani unitari, in cui siano affrontati assieme diversi temi: il recupero del
costruito, la riqualificazione degli spazi pubblici, gli interventi sul verde e i percorsi.


Nelle Linee guida sono individuati cinque progetti urbani in stretta connessione reciproca:
1. L’area del Castello e del Convento, da acquisire al pubblico e riqualificare come parco storico-archeologico
e paesistico (“porta” di accesso al centro storico da sud e affaccio verde sul paesaggio
della valle dell’Anapo). Sono previste sistemazioni a verde e recuperi delle strutture esistenti per
ospitare attività culturali compatibili con lo svolgimento di ulteriori attività di ricerca archeologica.

2. L’area del Belvedere, porta di accesso al centro storico da nord e affaccio principale dal centro
storico sulla valle dell’Anapo, deve essere riqualificata tramite la riconnessione ai tessuti circostanti,
l’eliminazione delle strutture incongrue e la ridefinizione dei fronti edificati ai suoi margini.

3. Sull’area delle grotte e degli insediamenti antichi a sud del centro il progetto definisce interventi
di riqualificazione dei fronti edificati e di recupero del costruito storico rupestre, residenziale e
agricolo. L’area viene trasformata in un sistema organico di spazi pubblici e orti urbani, come testata
dei percorsi naturalistici e paesistici urbani e territoriali. Il recupero dovrà avvenire secondo progetti
coordinati per favorire la fruizione e lo svolgimento di indagini storico-archeologiche e urbane.

4. Per l’area di margine del viale a nord del centro si propone di ridurre l’ampiezza della sede
stradale a favore degli spazi pedonali e verdi. In questo modo è possibile realizzare un percorso
alberato di comunicazione tra l’area del Belvedere e l’area delle grotte, eventualmente attrezzato
per eventi temporanei. Il percorso forma la spina dorsale di un parco lineare a scala urbana.

5. Per il sistema di spazi pubblici del centro storico gli interventi riqualificano gli spazi di relazione
di maggior valore alla scala urbana. La piazza Roma è il luogo dove si concentrano i principali
interventi: la riqualificazione delle pavimentazioni e del verde, la riconnessione con il sagrato
della chiesa di S. Sebastiano, la ridefinizione e la riqualificazione dei fronti edificati degradati. Altri
interventi riguardano il sistema del Corso in corrispondenza dei capisaldi urbani.

ristrutturazione e miglioramento sismico casa MG

Studi e progetto preliminare per la ristrutturazione e il miglioramento sismico di un edificio storico nel centro storico di Buscemi.


L’edificio, intercluso in un isolato composto in prevalenza da edifici in abbandono, si imposta in parte su roccia (a monte) e in parte su ambienti voltati in pietra (a valle, verso sud); è composto da diverse cellule aggregate in momenti successivi e trasformate in epoca non recente sia nella distribuzione che nelle finiture

ristrutturazione e miglioramento sismico casa FF

L’edificio è situato sulla piazza principale del centro storico di Buscemi, in posizione di testata ovest
dell’isolato che segna il margine meridionale della piazza, in forte pendenza. Su una
base precedente, la configurazione attuale è riconducibile ad una risistemazione
ottocentesca, seguita da diverse trasformazioni nel Novecento.

L’edificio è in muratura calcarea intonacata con cantonali e cornici in pietra da taglio e presenta una facciata principale ad ovest lungo il pendio, a timpano con tre file di bucature principali, un fronte sulla piazza ad un unico livello a nord e un
fronte sud a tre livelli con terrazza superiore, contraddistinto da un grande contrafforte. Gli ambienti
al piano terra, coperti da volte in pietra regolare, sono occupati da attività artigianali, magazzini e
garages.


L’edificio presenta uno stato di conservazione mediocre degli intonaci e degli elementi decorativi
lapidei e mostra diversi segni di dissesto. Gli studi definiscono le basi conoscitive per il progetto
di ristrutturazione e miglioramento sismico: rilievo architettonico e strutturale, ricostruzione delle
fasi di trasformazione storica, definizione delle caratteristiche costruttive e di vulnerabilità con
individuazione dei meccanismi di collasso potenziale, individuazione degli interventi necessari.

Il progetto architettonico si struttura secondo la necessità di conseguire due obiettivi strettamente
collegati: il miglioramento delle caratteristiche strutturali e del comportamento globale dell’edificio
sotto sisma, e il mantenimento e il recupero del valore architettonico dell’edificio nei suoi aspetti
materiali e figurativi, tenendo conto delle modifiche subite.

Oltre al rifacimento unitario delle facciate, si prevede la riorganizzazione dei collegamenti tra livelli,
attualmente frutto di trasformazioni episodiche, la conferma dell’uso residenziale dei livelli superiori
e la riorganizzazione dei livelli inferiori, secondo un insieme organico di interventi utili a rendere
leggibili le qualità materiali storiche e le tracce residue delle trasformazioni più significative