rischio sismico urbano – indicazioni di metodo per la condizione limite di emergenza e la struttura urbana minima (2013) umbria
tipo di incarico
incarico di ricerca
categoria
studi e ricerchecommittente
regione umbriagruppo di lavoro
massimo olivieri
maria sole benigni
flavia de girolamo
adriana de rosa
giacomina di salvo
francesco fazzio
maria fiorito
margherita giuffrè
roberto parotto
piera pellegrino
barbara pizzostatus
completatotema
prevenzione sismica urbana
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rischio sismico urbano – indice del rapporto finale di ricerca | 1/4
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rischio sismico urbano – sintesi confronto CLE-SUM per bastia umbra | 2/4
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rischio sismico urbano – sintesi confronto CLE-SUM per marsciano | 3/4
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sintesi del confronto CLE-SUM nei quattro centri urbani esaminati | 4/4
La ricerca è svolta sulla base di una convenzione di incarico tra la Regione Umbria e il dipartimento di Pianificazione della Università Sapienza di Roma
Nel quadro della prevenzione urbanistica del rischio sismico l'incarico risponde a tre obiettivi: l'analisi della Condizione limite per l'emergenza (CLE) e della Struttura urbana minima (SUM) per alcuni comuni dell'Umbria; la definizione di criteri generali per la valutazione della CLE; la individuazione delle ricadute urbanistiche di CLE e SUM
Lo studio prende in esame in particolare quattro centri urbani (Acquasparta, Bastia Umbra, Bevagna, Marsciano) e si svolge su più scale, dalle letture territoriali all'analisi urbana fino ai rilievi tipologici a scala edilizia e di aggregato.
La ricerca propone criteri per la compatibilità urbana del sistema di gestione di emergenza, definiti per assicurare non solo la risposta nella fase immediatamente successiva al terremoto ma anche per consentire nel medio periodo la ripresa delle attività urbane ordinarie, economico-sociali e di relazione. La Struttura urbana minima, prevista dalla normativa regionale dell'Umbria nella redazione dei piani comunali, è il riferimento principale per l'orientamento delle politiche di prevenzione sismica a scala urbana